I diamanti molti di noi sono abituati ad ammirarli dalle vetrine dei negozi oppure all’interno di preziosi portagioie che contiene un prezioso artefatto dalla storia geologica ma anche sociale, culturale ed economica importantissima. Il diamante ha di base il carbonio e riesce a diventare pietra cristallina da indossare al colllo o incastonare dentro gioielli di argento o oro dopo un processo lunghissimo di taglio, lavorazione, lucidatura e anche estrazione. Vi raccontiamo già una prima curiosità perché scendere nei fondali di grotte per parlare di giacimenti e scavi è cosa assai complessa ma interessante perché si aggancia a tantissimi racconti e storie. Su http://7signscasino.info potete visitare mini miniere nella versione slot machine.

Un diamante ad una donna: ecco chi ha inventato questa tradizione

Regalare una diamante ad una donna è un gesto di grande importanza, sugella un amore, consolida una relazione perché rappresenta anche un sacrificio dell’uomo acquistare e trovare il giusto diamante… non sempre rappresenta la realtà dei sentimenti, come dire non è tutto oro ciò che luccica e oltre a rose e diamanti una relazione ha bisogno di tante cose. Comunque siamo qui per raccontare da chi fu inventata la tradizione di regalare alla fidanzata un anello d’oro con un diamante. Ebbene, si deve a Massimiliano I d’Asburgo e il suo primo dono importantissima a Maria di Borgogna nel 1477, il gioiello è ritratto pochissime volte sulla mano destra in alcuni dipinti.

Il negozio più famoso e conosciuto associato ai diamanti

Tiffany & Co è il negozio di gioielli più famoso associato ai diamanti. Fondato nel 1837 a New York appartiene oggi al gruppo LVMH il cui presidente è tra i primi uomini più ricchi nella lista di Forbes.

Charles Lewis Tiffany fu incoronato nel 1848 dai giornali il re dei diamanti, in realtà la definizione inglese quindi in lingua originale prevede un gioco di parole collegato al seme di quadri nelle carte francesi. A Charles Lewis Tiffany insomma è associato la prima figura di quadri e collegato all’acquisto dei gioielli della corona francese. Nei laboratori della Tiffany & Co sono nate le 4C per valutare un diamante, le vediamo tra poco e imparerete qualcosa di nuovo per un eventuale regalo…

Quattro valori per capire un diamante

1) Colore: le gemme che valgono di più sono incolori e trasparenti, sono definite pure e contrassegnate da una lettera D, ci sono però delle sottocategorie in diverse città e paesi.

2) Clarity significa purezza: riportiamo la nota, un po’ tecnica, così come la leggiamo “le inclusioni vengono spesso ed impropriamente chiamate “carboni” e possono essere di diverso tipi; si possono trovare infatti cristalli di granato ma anche di diamante, tuttavia sono considerati difetti le fessure naturali (o “ghiacciature”), le tracce di sfaldatura e le “linee di accrescimento” della gemma originaria.”

3) Cut significa taglio: la forma grezza determina la qualità del taglio, il tagliatore ne deve tenere conto prima di operare sulla simmetria, sulle linee perfette, sulle imperfezioni ad hoc.

4) Carat significa caratura, peso: i diamanti si pesano n carati, un carato equivale a 0,2 grammi e potrebbe essere suddiviso in punto. Un carato di diamante potrebbe costare anche 8000 euro.