La chiave per interpretare la vittoria del Milan contro l’Empoli si trova in un numero simbolico: 200, ovvero il totale dei palloni giocati a centrocampo da Bennacer e Reijnders. Un dato che mette in ombra il contributo della coppia avversaria, Maleh e Fazzini, che insieme non superano i 68 tocchi. Questa disparità racconta l’andamento di una partita dominata dai rossoneri, che con uno sforzo contenuto portano a casa un 1-0 prezioso grazie al gol di Christian Pulisic.
Un Milan paziente e dominante
Il primo tempo del Milan si distingue per un possesso palla ossessivo e prolungato. Nei primi venti minuti, la squadra di Pioli sfiora l’80% di possesso, cercando di costruire con calma per aprire varchi nella difesa avversaria. Bennacer si mette in evidenza con un’impressionante mole di gioco: ben 118 tocchi, simbolo della sua centralità nel sistema rossonero.
L’Empoli, guidato da Nicola, adotta un atteggiamento difensivo, schierandosi con un “5+4”. La linea a cinque viene supportata dai quattro centrocampisti, pronti a ripiegare e a chiudere gli spazi. L’unico guizzo degno di nota per gli ospiti arriva dai piedi di Niang, che con un tunnel su Tomori e una successiva apertura per Cambiaghi accende un lampo a metà campo. Tuttavia, l’azione non porta pericoli concreti, e l’attaccante con la maglia numero 10 resta isolato per tutta la prima frazione.
Pulisic spezza l’equilibrio
Il gol decisivo arriva al 40’ grazie a una combinazione rapida e precisa. Bennacer, onnipresente, serve un filtrante per Okafor, che con uno scatto bruciante si dirige verso l’area avversaria. Lo svizzero, chiamato a sostituire lo squalificato Leao, confeziona un assist perfetto per Pulisic. L’americano calcia di sinistro, il pallone viene deviato da Luperto e batte Caprile. È il nono gol stagionale per Pulisic, l’ottavo in campionato, e conferma un trend interessante: quando segna, il Milan vince quasi sempre.
Un secondo tempo senza sorprese
Nella ripresa, il copione non cambia. Il Milan continua a gestire la partita con sicurezza, senza concedere grandi spazi agli avversari. L’Empoli prova a riorganizzarsi, ma fatica a creare occasioni pericolose. Jovic, opaco per tutta la gara, lascia il campo a un quarto d’ora dalla fine senza aver mai realmente impegnato Maignan. Al contrario, Caprile si distingue ancora una volta, respingendo un sinistro potente di Loftus-Cheek al 74’.
Le opportunità per i rossoneri non mancano, ma la precisione è carente: Chukwueze calcia debole al 63’, Calabria manda alto un colpo di testa al 78’, e Musah ci prova all’80’ con un sinistro fuori misura. Destro, entrato in campo per l’Empoli, regala qualche brivido ai tifosi rossoneri nel finale. Prima segna di testa, ma il gol viene annullato per fuorigioco, poi si ritrova solo in area all’87’, mancando però l’impatto decisivo.
L’ultima occasione arriva ancora dai piedi di Chukwueze, che con un sinistro deviato impegna Caprile. Tuttavia, il risultato non cambia, e il Milan porta a casa i tre punti.
Una vittoria per guardare avanti
Con questa vittoria, il Milan estende la propria imbattibilità casalinga in campionato. L’ultima sconfitta al Meazza risale al 4 novembre contro l’Udinese, e i rossoneri sembrano intenzionati a costruire su questa solidità. Il successo contro l’Empoli permette al Milan di superare momentaneamente la Juventus e di concentrarsi sulla sfida di Praga contro lo Slavia, valida per i quarti di finale.
La squadra ha mostrato pazienza, organizzazione e la capacità di capitalizzare le occasioni create, seppur con una prestazione non esaltante. I tifosi possono sperare che il Milan prosegua su questa strada, con la curva che a fine partita ha fatto sentire tutto il suo supporto per il prossimo, fondamentale, impegno europeo. Per ulteriori informazioni e contenuti interessanti, puoi visita sito e scoprire di più.
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